- 4.1. Etichette e aziende
- 4.2. Nomi delle etichette e delle aziende
- 4.3. Convenzioni di denominazione di etichette e aziende
- 4.4. Not On Label (Senza etichetta)
- 4.5. Nomi delle etichette obsoleti
- 4.6.1. Nomi delle etichette e delle aziende sulle pubblicazioni non ufficiali
- 4.7. Numero di catalogo
- 4.8. Etichette e numeri di catalogo multipli
- 4.9. Numero di matrice
- 4.10. Distributori
- 4.11. Codici DIDX e altri codici DID_
- 4.12. Modelli di pubblicazione:
Etichette e aziende
4.1.1. Questo campo è utilizzato per l’etichetta, la serie, la casa discografica e altre aziende coinvolte nella pubblicazione. Se l’etichetta o l’azienda richiesta non è ancora presente su Discogs, verrà creata al momento dell’inserimento.
4.1.2. Normalmente, ai fini della catalogazione è sufficiente inserire l’etichetta principale (di solito il marchio o il logo più grande sulla pubblicazione). È possibile inserire facoltativamente altre aziende citate nella pubblicazione. A volte, l’unico modo per descrivere una pubblicazione unica è quello di menzionare una o più di queste aziende: in questo caso, diventa obbligatorio aggiungerle.
4.1.3. In queste linee guida, il termine "azienda" viene utilizzato per indicare qualsiasi marchio, attività, titolare di diritti d’autore, studio, fabbrica e qualsiasi altra entità di questo tipo.
Nomi delle etichette e delle aziende
4.2.1. Controlla (utilizzando la funzione di ricerca) eventuali leggere variazioni nel nome (ad esempio con o senza “Records” alla fine). Ad esempio, “EMI Records Ltd” e “EMI Records Limited” sono la stessa azienda e devono essere inserite nella stessa pagina, mentre EMI Music Australia Pty Ltd è un’azienda separata e deve essere inserita in una sua pagina. Probabilmente queste aziende appariranno su una pubblicazione insieme all’etichetta (marchio) “EMI”, che deve essere aggiunta separatamente.
4.2.1.a. Per le etichette e le aziende “indipendenti” più piccole, tale variazione è di solito involontaria, quindi è possibile modificare il nome dell’etichetta in modo che corrisponda alla voce esistente su Discogs. Annota eventuali modifiche nelle note della pubblicazione e nelle note della contribuzione.
4.2.1.b. Per le etichette e le aziende più grandi, ogni differenza può essere significativa, in termini di definizione di una filiale, di un marchio o di un’azienda separata. Queste devono essere inserite come appaiono nella pubblicazione, a meno che non si dimostri che si tratta semplicemente di una variazione per lo stesso marchio o la stessa azienda.
4.2.2. L’utente che desidera combinare i nomi delle etichette o delle aziende ha la responsabilità di dimostrare che l’entità che sta cercando di combinare è effettivamente la stessa.
Convenzioni di denominazione di etichette e aziende
4.3. Per le etichette e le aziende che condividono lo stesso nome, è necessario distinguerle in modo che siano indicate correttamente in pagine diverse del database:
4.3.1. Per differenziare le etichette si deve usare un numero tra parentesi, come “NomeEtichetta”, “NomeEtichetta (2)”, “NomeEtichetta (3)” ecc. Ad esempio, se l’etichetta esistente Liberation Records non è la stessa presente sulla pubblicazione che stai aggiungendo, verifica le possibili alternative utilizzando la ricerca. Se nessuna delle etichette esistenti corrisponde all’etichetta della pubblicazione che stai inserendo, creane una nuova incrementando il numero aggiunto (se presente), a partire da “(2)”. I suffissi “(0)” e “(1)” non vengono mai utilizzati. Non scambiare mai i suffissi: una volta che a un’etichetta viene assegnato un suffisso numerico, l’etichetta deve rimanere con quel suffisso. Il suffisso non ha alcuna relazione con la popolarità o l’ordine cronologico.
4.3.2. Per le sedi dal nome generico, come “Parish Church”, o per le aziende che condividono lo stesso nome e in cui la sede è solitamente indicata sulla pubblicazione, indica la sede come parte del nome per differenziarle: ad esempio, “Parish Church, Portland”. In genere è sufficiente aggiungere la città al nome. Per gli Stati Uniti (e verosimilmente per altri Paesi), la città e lo Stato sono il formato standard e possono essere inseriti così (ad esempio, Firehouse Recording Studios, Pasadena, CA). Per quanto possibile, cerca di attenerti a ciò che viene comunemente inserito sulle pubblicazioni.
4.3.3. Le sedi all’interno delle sedi, ad esempio “Studio 1, Abbey Road Studios”, devono essere inserite nelle note della pubblicazione.
4.3.4. Le filiali di un’azienda che devono essere differenziate e che indicano coerentemente la loro sede possono essere inserite in questo modo.
4.3.5. Se non c’è altro modo per distinguere due aziende diverse, si devono usare i soliti suffissi (2), (3) ecc. come per i nomi degli artisti e delle etichette. I suffissi “(0)” e “(1)” non vanno mai usati.
4.3.6. A volte un artista ha anche un ruolo aziendale, come ad esempio quello del copyright. Al momento, vengono create due pagine (una /artista e una /etichetta), e non è un problema. Se possibile, cerca di far coincidere i nomi in modo che siano uguali: ad esempio, se l’artista è “NomeArtista (4)”, utilizza questo stesso nome, compreso il numero tra parentesi, per il nome dell’azienda.
Not On Label (Senza etichetta)
4.4.1. Le pubblicazioni che non hanno un’etichetta riconoscibile, come gli album autoprodotti, il merchandising dei tour in edizione limitata, white label, bootleg ecc. devono essere inserite con la meta-etichetta “Not On Label”. Per farlo, è sufficiente digitare “Not On Label” nel campo Etichetta. Prima di utilizzare Not On Label, verifica la presenza di numeri di catalogo o altri contrassegni che possano associare una pubblicazione a una particolare etichetta o etichette. Spesso i dischi white label possono essere ricondotti a un’etichetta grazie ai numeri di catalogo presenti nei run out groove, e alcuni CD con informazioni limitate possono includere il logo di un’etichetta, se non è chiaramente presente il numero di catalogo.
4.4.2. Le pseudo-etichette Not On Label sono state create per raggruppare una o più pubblicazioni distinte senza etichetta. I raggruppamenti più comuni si basano su contenuti e numeri di catalogo simili e sull’artista:
- Not On Label (NomeArtista) -- per le pubblicazioni non ufficiali contenenti musica di un certo artista.
- Not On Label (NomeArtista Self-released) -- per la musica pubblicata specificamente da un artista, come quella che si trova nei tour e resa disponibile tramite siti web personali.
Problema legacy #1 - Not On Label (Serie NomeSerie) è stato utilizzato per materiale con un modello chiaro ma senza un nome di etichetta associato, come numeri di catalogo sequenziali e contenuti simili o l’inclusione di un indirizzo e-mail. Questi materiali ora devono essere inseriti con l’etichetta “Not On Label” e il nome della serie nel campo della serie.
Problema legacy #2 - Lo schema di denominazione originario per queste pseudo-etichette era “Serie/NomeArtista” (White), il che implicava che le pubblicazioni associate erano white label. Tutte le voci obsolete che utilizzano questo schema possono essere aggiornate una volta trovate.
4.4.3. Se l’artista ha un suffisso numerato alla fine, utilizza tale suffisso quando crei pseudo-etichette del tipo Not On Label (NomeArtista) e Not On Label (NomeArtista Self-released). Ad esempio, se l’artista è “Bob (4)”, utilizza “Not On Label (Bob (4))”.
Nomi delle etichette obsoleti
4.5. Il sistema di catalogazione delle etichette di Discogs è stato modificato nel corso degli anni per consentire un maggior grado di accuratezza nell’aggiunta delle etichette e delle aziende coinvolte in una pubblicazione. In passato, venivano create etichette “false” combinando sia il marchio che l’azienda, soprattutto per le pubblicazioni delle grandi etichette, che possono coinvolgere molte etichette e aziende. Quindi, fai attenzione quando inserisci una pubblicazione: non cambiare automaticamente le informazioni indicate sulla tua pubblicazione per “adattarle” a ciò che è attualmente indicato su Discogs per le etichette più grandi. Chiedi sempre chiarimenti nel Forum del database in caso dubbi.
Nomi delle etichette e delle aziende sulle pubblicazioni non ufficiali
4.6.1. Occorre prestare attenzione alle registrazioni contraffatte, che sono confezionate in modo da assomigliare il più possibile all’originale. Spesso la confezione include i nomi dell’etichetta e dell’azienda originali. Ad esempio, se l’etichetta originale è "NomeEtichetta" e la sospetta contraffazione contiene questo nome, deve essere inserito come "NomeEtichetta (2)" (o il numero successivo disponibile), creando così un’etichetta diversa. Il profilo di questa etichetta deve poi essere compilato per spiegare la situazione.
Definizioni di etichetta e di azienda
4.6.2. Di seguito sono riportate le definizioni di tutti i tag selezionabili nella sezione etichetta e azienda.
Label (Etichetta) - Marchio o segno utilizzato dalla casa discografica per identificare le proprie pubblicazioni. L’etichetta di una pubblicazione è solitamente identificabile grazie a un logo ben visibile. In generale è importante inserire l’etichetta in una contribuzione: se una pubblicazione cita una o più etichette, è obbligatorio inserirle.
Series (Serie) - Una serie di pubblicazioni con branding. Di solito si tratta di una serie di pubblicazioni di un’unica etichetta, con un branding aggiuntivo distinto che indica una serie. Il modo più comune e sicuro per sapere se si tratta di una serie è quando la parola “serie” compare nel nome (ad esempio “The Silver Spotlight Series”). La parola può anche comparire sul retro della pubblicazione, o esternamente su siti web o pubblicazioni ufficiali.A volte non è chiaro se il branding faccia riferimento a una serie o a un’etichetta (ad esempio “Talkin' Loud Classics”). Trattalo come un’etichetta fino a quando non ci sarà la prova che si tratta di una serie.
Le compilation numerate in sequenza possono essere aggiunte come serie. Di solito sono di un’unica etichetta, contengono tracce di artisti diversi, hanno una sola versione di ogni pubblicazione, magari due o tre, e hanno un tema comune nei titoli, nell’artwork o nelle tracce. Le “compilation in volume” più grandi possono essere ridisegnate nel corso del tempo, ma il tema rimane, di solito nel titolo.
Le pubblicazioni che non costituiscono una serie includono opere originali numerate o altrimenti ordinate di un artista (ad esempio Led Zeppelin l/II /III/IV, Sinfonia n. 1/2/3/4/5 di Beethoven ecc., Selected Ambient Works 85-92 e Selected Ambient Works Volume II). Se le pubblicazioni sono in qualche modo collegate, ma non hanno alcun branding, non sono considerate una serie (ad esempio: Drexciya “Storms”). Il branding di un album e la relativa serie di singoli, promo ecc., quando il concetto non è quello di una vera e propria serie e non è chiamato così dall’etichetta, non deve essere trattato come una serie (ad esempio: “Blue Note Revisited”).
Per indicare una serie si possono usare altre parole, ad esempio “collezione”.
Se alle pubblicazioni della serie è associato un numero, può essere inserito nel campo “numero di catalogo” vicino al nome della serie. Inserisci la numerazione così come appare sulla pubblicazione, ad esempio “Vol. 1”, “Part 6”. Se possibile, non ripetere il nome della serie nel numero della serie, ad esempio, “The Greatest Hits '92 - Vol. 4” deve essere inserito come "'92 - Vol. 4”.
Record Company (Casa discografica) - Entità commerciale legale. Non sempre viene indicata sulla pubblicazione. Utilizza i tag specifici “Copyright (c)”, “Phonographic Copyright (p)” o altri tag se vengono utilizzati sulla pubblicazione (abbastanza comune). La maggior parte delle etichette ha un nome di società a responsabilità limitata, come “Sony BMG Music Entertainment (UK) Ltd”. Le “major” più grandi hanno una struttura gerarchica complicata, con una società globale, sotto la quale si trovano le aziende regionali, che poi hanno etichette e serie. Per le pubblicazioni delle “major”, a volte è necessario inserire l’azienda per descrivere una pubblicazione unica. In tutti gli altri casi, non è necessario inserire l’azienda, ma è comunque utile.Licensed To (Concesso in licenza a) - L’azienda che ha ricevuto il permesso da un’altra azienda di realizzare la pubblicazione. A volte può anche essere indicato come “Licensed By”, ma attenzione perché anche “Licensed From” può esserlo.
Licensed From (Concesso in licenza da) - L’azienda che ha dato il permesso a un’altra azienda di realizzare la pubblicazione.
Licensed Through (Concesso in licenza tramite) - Di solito è indicata così un’azienda che funge da intermediario nel processo di concessione della licenza.Marketed By (Commercializzato da) - L’azienda che si occupa di massimizzare le vendite della pubblicazione.
Distributed By (Distribuito da) - L’azienda che gestisce la distribuzione all’ingrosso della pubblicazione.Manufactured By (Realizzato da da) - Termine generico per indicare la realizzazione della pubblicazione fisica, spesso utilizzato per indicare l’azienda che ha supervisionato il processo di produzione, anziché l’azienda che ha materialmente realizzato la produzione, ma il ruolo può essere utilizzato da entrambe se viene utilizzato sulla pubblicazione.
Exported By (Esportato da) - L’azienda che spedisce la pubblicazione dal Paese o dall’area di distribuzione di origine ad altri Paesi o aree.
Produced For (Prodotto per) - Indicato sulla pubblicazione con queste parole.
Recorded By (Registrato da) - Indicato sulla pubblicazione con queste parole o un’espressione simile che indica l’attività dell’azienda. Questo ruolo può includere i crediti di uno studio di registrazione mobile.
Manufactured For (Realizzato per) - Indicato sulla pubblicazione con queste parole.
Phonographic Copyright (p) (Copyright fonografico) - Indica il titolare del copyright della registrazione.
Copyright (c) - Indica il titolare del copyright. Può riguardare immagini, loghi, testi, layout, note di copertina e qualsiasi altra cosa che utilizzi il simbolo © o il termine “Copyright”.
Made By (Fatto da) - Un ruolo generico di produzione.
Pressed By (Inciso da) - Lo stabilimento di produzione che incide vinili, CD ecc.
Duplicated By (Duplicato da) - Lo stabilimento di produzione che duplica CDr, cassette ecc.
Printed By (Stampato da) - Lo stampatore duplica le custodie, le etichette, i libretti, le copertine e tutto il materiale stampato della pubblicazione.
Published By (Pubblicato da) - Di solito indicato da queste parole. Il titolare del copyright della musica pubblicata.
Recorded At (Registrato presso) - Lo studio audio, il luogo o l’evento in cui sono stati registrati la musica o l’audio.
Engineered At (Registrato presso) - Un altro modo per indicare il nome dello studio audio in cui sono stati registrati la musica o l’audio.
Produced At (Prodotto presso) - Lo studio in cui è stata prodotta la pubblicazione. Non confondere questo dato con la realizzazione.
Overdubbed At (Sovraincisione eseguita presso) - Lo studio audio in cui la musica o l’audio sono stati sovraincisi.
Mixed At (Mixaggio eseguito presso) - Lo studio audio in cui la musica/l’audio sono stati mixati dal multitraccia al mix finale (di solito, stereo).
Remixed At (Remixato presso) - Lo studio audio in cui la musica o l’audio sono stati remixati.
Mastered At (Masterizzato presso) - Lo studio di masterizzazione.
Lacquer Cut At (Incisione su acetato) - Parte del processo di masterizzazione in cui il mix finale viene inciso su acetato.
Glass Mastered At (Masterizzazione su vetro) - Parte del processo di masterizzazione in cui il CD o il DVD viene inciso su una lastra di vetro dal mix finale.
Designed At (Design di) - Lo studio di design che produce l’artwork della pubblicazione.Filmed At (Girato presso) - Lo studio cinematografico in cui è stata girata la pubblicazione.
Exclusive Retailer (Rivenditore esclusivo) - Il rivenditore indicato sulla pubblicazione come esclusivo.
Unire
4.6.3. Se un’etichetta è rappresentata da due o più pagine, è necessario modificare ogni pubblicazione. Assicurati che le modifiche siano corrette e rispecchino quanto stampato sulla pubblicazione. Non scambiare mai i suffissi: una volta che un’etichetta o un’azienda è stata indicata con un suffisso numerico, deve mantenerlo. Il suffisso non ha alcuna relazione con la popolarità o l’ordine cronologico. In caso di dubbi, chiedi chiarimenti nel Forum del database.
Rinominare
4.6.4. Per rinominare un’etichetta è necessario modificare ogni pubblicazione. Assicurati che le modifiche siano corrette e rispecchino quanto stampato sulla pubblicazione. Non scambiare mai i suffissi: una volta che un’etichetta o un’azienda è stata indicata con un suffisso numerico, deve mantenerlo. Il suffisso non ha alcuna relazione con la popolarità o l’ordine cronologico. In caso di dubbi, chiedi chiarimenti nel Forum del database.
Numero di catalogo
4.7.1. Il numero di catalogo di solito è il numero più evidente stampato sulla pubblicazione, spesso sul dorso, sul retro della copertina, sull’etichetta ecc. Il numero di catalogo deve essere inserito direttamente come appare sulla pubblicazione, senza modificarlo per renderlo conforme ad altri numeri di catalogo presenti nella pagina dell’etichetta.
4.7.2. Per ogni etichetta inserita è necessario un numero di catalogo. Se non esiste un numero di catalogo, devi inserire "none" nel relativo campo (con la n minuscola). Per le altre aziende presenti sulla pubblicazione, lascia vuoto il campo del numero di catalogo, a meno che non esista un numero di identificazione sequenziale collegato direttamente all’azienda.
4.7.3. Se il numero di catalogo appare in formati diversi sulla pubblicazione (ad esempio, “ABC-001” e “abc1”), o se esistono due o più numeri di catalogo, inserisci tutte le versioni in campi separati. Per farlo, clicca sul pulsante [+] per aggiungere ulteriori righe di etichetta/numero di catalogo. È necessario inserire sempre anche l’etichetta. Qualsiasi variazione del numero di catalogo può essere inserita come numero aggiuntivo, comprese le variazioni nell’uso delle maiuscole. Le variazioni però devono essere inserite solo se producono un nuovo numero di catalogo ombra.
4.7.4. Tieni presente che i codici ASIN di Amazon (prefisso: B000) usati come numeri di catalogo possono indicare che il collaboratore ha preso le informazioni da Amazon e non dalla pubblicazione.
È vietato utilizzare qualsiasi fonte che non sia la pubblicazione stessa come fonte primaria di informazioni: vedi le linee guida generali. Attenzione: Universal Records e le sue sussidiarie/sottoetichette possono avere un prefisso del numero di catalogo simile.
I codici ASIN devono essere inseriti in “Codice a barre e identificatori”: vedi la sezione RSG §5.2.j.
4.7.5. Attenzione a non aggiungere codici etichetta o codici di distribuzione nel campo del numero di catalogo. Per ulteriori informazioni su questi codici, consulta le pagine wiki Codici etichetta e Codici prezzo/Codici distribuzione.
Questi codici possono essere inseriti nel campo “Codice a barre e identificatori”.
4.7.6. A volte i singoli dischi di un cofanetto multi-CD o multi-LP hanno un proprio numero stampato, separato dal numero di catalogo principale sulla confezione. Questi numeri possono essere inseriti nella sezione “Codice a barre e identificatori” e/o azienda, se si tratta di un numero di identificazione sequenziale che si riferisce direttamente all’azienda (vedi il punto 4.7.2).
4.7.7. A volte le singole tracce di una pubblicazione in vinile hanno un proprio numero identificativo stampato sulle etichette, di solito in un carattere più piccolo e talvolta tra parentesi, separato dal numero di catalogo principale della pubblicazione. Questi numeri devono essere inseriti nella sezione “Codice a barre e identificatori”.
4.7.8. È opportuno inserire più numeri di catalogo per un singolo articolo destinato a essere venduto con numeri diversi in territori diversi (come nel caso di molte pubblicazioni WEA nel Regno Unito+Europa), indipendentemente dal fatto che esistano articoli corrispondenti con un unico numero di catalogo per ciascun territorio.
4.7.9. Attenzione ai numeri di catalogo nella tipografia dell’artwork, compresi quelli lasciati accidentalmente su un articolo da un’etichetta licenziataria. Ad esempio, le ripubblicazioni giapponesi di album a volte utilizzano l’artwork nella sua interezza. Cerca di non inserire il “vecchio” numero di catalogo.
4.7.10. Spesso il numero di matrice è il numero di catalogo seguito da un identificatore del lato, ad esempio ABC-001-A e ABC-001-B, dove il numero di catalogo è ABC-001. In questi casi, i numeri di catalogo possono essere ricavati dai numeri di matrice, a condizione che vi siano buone prove della loro correttezza, ad esempio che il numero di catalogo estratto corrisponda al formato del numero di catalogo delle altre pubblicazioni dell’etichetta.
Numero di catalogo ombra
Il numero di catalogo ombra (Shadow Catalog Number) è una funzione che riformatta il numero di catalogo a fini di ordinamento e ricerca. Non c’è alcun coinvolgimento diretto dell’utente, è automatico e invisibile. Per elaborare il numero di catalogo ombra viene utilizzato il seguente metodo su tutto il sito:
- Trasforma tutte le lettere minuscole in maiuscole.
- Aggiungi un ulteriore “zero distanziatore” alla fine del numero di catalogo. Se alla fine del numero di catalogo viene rilevato un “numero trattino numero singolo” o un “numero spazio numero singolo”, sposta quel numero al posto dello zero.
- Elimina tutti i caratteri ad eccezione di lettere e numeri.
- Separa i gruppi di numeri dai gruppi di lettere utilizzando i caratteri di tabulazione.
- Allunga tutti i gruppi di numeri fino a sedici cifre (“90241” diventa “0000000000090421” ecc.)
Etichette e numeri di catalogo multipli
4.8.1. In caso di pubblicazione congiunta tra due o più etichette, o di una singola pubblicazione con più numeri di catalogo su un’etichetta, è possibile indicare più di un’etichetta su una pubblicazione Se la stessa pubblicazione viene ripubblicata da un’altra etichetta, non è possibile farlo: è necessaria una voce unica su Discogs.
4.8.2. Se una pubblicazione ha numeri di catalogo sia della sottoetichetta che dell’etichetta madre, devono essere indicati tutti, in modo da completare le discografie pertinenti. Se è stata pubblicata su più etichette, ma una di queste era maggiormente coinvolta, indica prima questa etichetta.
4.8.3. Per ogni campo etichetta aggiunto, verrà aggiunto anche un campo numero di catalogo, che deve essere completato. La sequenza dei numeri di catalogo deve corrispondere alla sequenza dei campi dell’etichetta: se sono indicate tre etichette, il numero di catalogo assegnato dall’etichetta nel terzo campo deve essere aggiunto al terzo campo del numero di catalogo. Se tutte le etichette utilizzano lo stesso numero di catalogo, deve essere aggiunto a tutti i campi del numero di catalogo.
4.8.4. Se una pubblicazione singola ha più numeri di catalogo su un’etichetta, il primo campo del numero di catalogo deve contenere il numero di catalogo che meglio corrisponde al sistema di catalogazione dell’etichetta. È utile indicare nelle note della pubblicazione la posizione dei numeri di catalogo multipli sulla pubblicazione.
Numeri di matrice
4.9.1. Il numero di matrice (a volte derivato dal numero di catalogo) viene utilizzato durante la produzione per tenere traccia del processo, ad esempio per contrassegnare i lati di un disco. Di solito, il numero di matrice è inciso nel run out groove di un disco o al centro di un CD. In queste aree possono essere incise anche altre informazioni, come il tecnico di mastering o l’identificatore dello stabilimento. I numeri di matrice possono essere inseriti nella sezione “Codici a barre e identificatori”.
4.9.2. Se sulla pubblicazione non c’è un numero di catalogo evidente, inserisci i numeri di matrice, il codice a barre o altri identificatori nella sezione “Codice a barre e identificatori”. In questo post sono disponibili le informazioni sui numeri di matrice giamaicani: http://www.discogs.com/help/forums/topic/131564
Distributori e codici di distribuzione
4.10.1. A volte, sulla pubblicazione è presente un codice di distribuzione. Non inserirlo come numero di catalogo, ma utilizzando il tag “Other” (Altro) nella sezione “Codice a barre e identificatori”. I codici etichetta, di distribuzione o di prezzo sono talvolta preceduti da abbreviazioni o indicatori del Paese: inseriscili solo nel campo della descrizione, non come parte del codice stesso. Ulteriori informazioni sui codici di distribuzione sono disponibili nella wiki di Discogs.
Codici DIDX e altri codici DID_
4.11. Questa sezione è stata rimossa per decisione della community. Per maggiori dettagli, consulta questa discussione del forum.
Modelli di pubblicazione
4.12.1. Questo grafico mostra il processo ridotto all’osso. L’artista registra il proprio lavoro, lo duplica e lo confeziona da solo e poi lo vende direttamente al pubblico. Etichette, distributori, produttori e punti vendita al dettaglio sono completamente esclusi dal percorso.
La pubblicazione sarà “Not On label” (Senza etichetta) su Discogs, a meno che l’artista non crei il nome di un’etichetta per la pubblicazione.
Modello di pubblicazione di etichette di piccole o medie dimensioni
4.12.2. Questo grafico mostra un percorso ideale per la pubblicazione dell’artista, dallo studio di registrazione fino al pubblico.
L’etichetta corrisponde alla casa discografica: hanno lo stesso nome e sono la stessa entità.
Si tratta di un percorso standard per le pubblicazioni di etichette di piccole o medie dimensioni che operano probabilmente in un solo Paese o territorio. È probabile che le pubblicazioni di etichette non major di genere rock, folk e jazz seguano un percorso simile a questo. Se si sostituisce lo studio di registrazione con lo studio dell’artista, il modello si adatta anche a molte pubblicazioni elettroniche.
Si noti il percorso grigio che rappresenta una “importazione”. L’importatore sarà un’altra azienda in un altro territorio, che acquista un certo numero di copie della pubblicazione dal distributore e ha un proprio percorso di distribuzione in un Paese o territorio diverso. L’importazione sarà esattamente la stessa pubblicazione, spedita fisicamente all’importatore.
Queste pubblicazioni di solito sono piuttosto facili da catalogare su Discogs: ci sarà una sola etichetta per la pubblicazione.
Modello di pubblicazione di una grande etichetta (major)
4.12.3. Questa è una delle tante possibilità di pubblicazione di una major. La differenza principale che guida questo modello è che la pubblicazione viene prodotta e venduta in luoghi diversi da aziende diverse.
L’etichetta in questo caso è solo un marchio. Viene utilizzata dalla casa discografica per dare un’identità distinta alla pubblicazione.
Una volta che la parte dell’azienda che si occupa della logistica della creazione della pubblicazione (registrazione, masterizzazione, confezionamento) ha terminato questa fase del processo, il master della pubblicazione viene inviato a filiali regionali separate della casa discografica per la realizzazione. È probabile che questi uffici regionali si trovino in diversi Paesi o territori del mondo. Il pacchetto master includerà l’audio e l’eventuale grafica necessaria per replicare la pubblicazione durante la realizzazione. Uno dei principali vantaggi di questo modo di procedere, anziché spedire le importazioni, è che i costi vengono mantenuti bassi producendo vicino al luogo di vendita dell’articolo, anziché spedire container carichi di pubblicazioni in tutto il mondo.
Se la casa discografica non ha una filiale in un determinato territorio, può concedere la licenza per la pubblicazione a un’altra azienda in quel territorio, che si occuperà di organizzarne la realizzazione e la distribuzione. Questa azienda può essere un’etichetta discografica (e il relativo marchio), oppure un distributore, un produttore o qualsiasi altra società in grado di organizzare la realizzazione e la distribuzione della pubblicazione.
Di solito, ogni ramo della catena include il proprio nome nella pubblicazione, oltre al nome dell’etichetta (marchio). Inoltre, i produttori e i distributori possono essere menzionati nell’artwork della pubblicazione.
Queste pubblicazioni sono le più difficili da catalogare in modo chiaro su Discogs. Il metodo più corretto consiste nell’indicare la filiale regionale della casa discografica, il licenziatario o un’altra entità, nonché l’etichetta (marchio) presente sulla pubblicazione.
Modello di pubblicazione di download digitali
4.12.4. Si tratta di un modello per le pubblicazioni digitali (MP3, WAV, AAC ecc.) vendute nei negozi online come iTunes, Beatport, Juno ecc.
È evidente che la struttura è simile a quella delle pubblicazioni delle grandi case discografiche, ma con alcune differenze. L’etichetta e la casa discografica hanno un ruolo molto più limitato, mentre il distributore (online) e i negozi (online) hanno un ruolo molto più importante.
Il distributore digitale può anche fungere da casa discografica/etichetta e da editore.
Non c’è realizzazione: il file digitale viene trasmesso lungo la catena delle varie fasi di preparazione per la vendita. La versione finale del file viene realizzata solo dopo la codifica, che spesso viene effettuata dal negozio online.